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Un viaggio attraverso la natura, i cui protagonisti sono degli oggetti inanimati: frutta, fiori, crostacei, pesci e selvaggina morta, libri, strumenti musicali e oggetti di vario tipo.
A lungo la natura morta, anche se accettata, è stata considerata, dalla cultura accademica, un genere minore, e per molti secoli, è stata tenuta ai margini degli studi e dei musei. Amata solo da una classe di collezionisti privati, ha risentito gravemente della dispersione e della polverizzazione di tante raccolte, causate dalla estinzione delle casate.
Il museo Correale raccoglie ed espone, invece, l’amore della famiglia Correale per l’arte, per la raccolta e la custodia di bellissime opere e di molte collezioni, tra cui quella, meravigliosa, dedicata alla natura morta.
Alla collezione già nota del Museo Correale, si affiancano in mostra opere inedite tratte, per l’occasione, dai depositi del Museo: anche in questo caso, seppure le opere esposte necessitino e richiedano interventi di restauro possibili attraverso il progetto Adotta un’opera, la bellezza e l’unicità della natura sono esaltate dal vigore e dalla freschezza interpretativa.
In questo tipo di pittura è scomparso l’uomo, il semidio dell’arte rinascimentale.
Con l’affermarsi del modello eliocentrico, che soppianta quello geocentrico, l’uomo del Seicento scopre di non essere più al centro dell’universo, ma di essere posto tra due abissi, l’infinito e il nulla, e di non avere pertanto dei saldi punti di riferimento.
Il Suono nell’Opera nasce dal desiderio di coniugare le sensazioni uditive della musica con quelle visive delle opere d’arte.
Il quartetto d’archi, Solis String Quartet, ha composto 12 musiche originali ispirandosi alle opere presenti nel museo.
Ciascun piano è attrezzato in modo da ascoltare alcuni dei brani, dedicati alle opere presenti, e la tecnologia del 5.1 permette al visitatore di sentire in modo diverso gli strumenti, grazie a più casse posizionate nella sala, così da ascoltare il prevalere di uno strumento o di parti del brano.
Ciò permette anche una sorta di interpretazione del visitatore poiché può modulare i suoni. Lo scopo è avvolgere il visitatore, renderlo parte dell’arte che sta ammirando, sia essa un quadro o una scultura, delle porcellane o un orologio. In questo modo la fruizione diventa trasversale e lo spettatore è anche attore.
Il Maestro Luigi De Maio ha spiegato che “le note sono come i colori sulla tavolozza e compongono il quadro attraverso i suoni”. Le emozioni di ciascuno sono così amplificate e si realizza una perfetta sinergia “tra contenuto e contenitore”.
Il progetto “Il suono nell’opera” è stato fortemente voluto e finanziato dall’ associazione Le Amiche del Museo Correale di Terranova di Sorrento ETS.
I Solis String Quartet sono: Luigi De Maio, Gerardo Morrone, Antonio Di Francia e Vincenzo Di Donna.
Progetto finanziato e voluto fortemente dall’associazione “Amiche del Museo Correale”
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© Museo Correale di Terranova – via Correale, 50, 80067 Sorrento (Na) – P. Iva: 01548181211
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Il museo resterà chiuso al pubblico dal 6 gennaio al 17 marzo