Manifattura di Sèvres

La manifattura fu fondata a Vincennes nel 1740 per volontà di Luigi XV e di Madame de Pompadour (da cui il celebre rosa pompadour caratteristico di alcune ceramiche).

Nel 1756 la fabbrica fu trasferita a Sèvres, in seguito all’intervento della Pompadour, animatrice di varie attività artistiche del regno, divenendo manifattura reale: in pochi anni si rese celebre non solo per i fiori, ma per i suoi raffinati servizi da tavola, per i giganteschi vasi che ornavano i giardini, in colori inediti come il rosa Pompadour, il “bleu du roi”, il giallo, il verde pomo e il verde prato, e per le sue statuine, modellate su disegni di stilisti come Boucher prima e Clodion poi.

Per potenziare la fabbrica il re, su consiglio della Pompadour, ospitava a Versailles una volta all’anno una mostra mercato con gli oggetti prodotti, che i cortigiani si sentivano in dovere di acquistare per ingraziarsi la favorita. Il denaro ricavato doveva servire per sostenere gli artisti che con il loro estro portavano ai massimi livelli la produzione reale. Dopo la metà del Settecento, anche a Sèvres si modellarono gruppi di figurine in biscuit. La Convenzione negli anni della Rivoluzione trasformò questa manifattura da “reale” a “nazionale.

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